Canti Veneziani (2013)
Frammenti

I

Confidenza mutante, intima notte,
tema che vuoi da me titolo e assunto
chinati su di lei, premile il sonno piano…

II

“Ottime cose” dalle labbra intanto,
soffiate e appena miste di respiro,
“Ottime cose” ci sussurra il vento,
di un’imminente, prossima stagione
e la paura sale in quel momento,
senza darci nessuna spiegazione

III

Ma questo freddo spezza anche la neve,
i piccoli hanno ginocchia rosse,
voci sospese,
gravita' le madri,
incerte se lasciar finire il gioco,
o spingerli al sicuro, verso casa.

IV

Fa che L’angolo dei pensieri es della neve
Quando togli öa polvere alle cose
e sai che ne dovrai rendere conto.
Che non sia l'ora dei racconti strani,
a mezza voce, pieni di paure...

V

..... intorno, intorno a questo
corpo girando
di padre amato, e martoriato padre,
ogni sosta una piaga, una stazione
della via della croce.
Una luce si inventa in ogni punto
perchè c'è troppo buio.
E lei, e lei, amata quanto
una gola minuscola, affamata,
rotta appena la scorza,
ama furiosamente il nido.

Lei che è molto, tanto più difficile da dire,
lei non si lascia non si vuole dire.
Dimmì ombra piegata,
Chi era in grembo a chi e per quanto tempo ?
Ombra di madre,
lavata in tutte le acque della pena.

Gli occhi azzuri di un padre,
i capelli, la bocca di una madre,
e per un attimo l'altro e l'una
ad amarti, a volerti grande, forte
e poi in un attimo qualcosa,
certo non rilevante cosa
che nessuno mai vorrà sapere:
tutto perduto, via in un soffio,
perduta la sintassi,
congiunzioni soltanto,
irrelate e scomposte,
tremiti dell'agnello agonizzante
e tu poi, ogni istante della vita
a chiederti perchè ? cosa è accaduto ?
E cerchi di tenerli dentro insieme,
stretti in un corpo,
e poi sapere,
che nessuno sarà mai grande e forte
e poi sentire in ogni istante
farsi forte quella cosa,
che non ha nome, e poi volere
volere, volere organizzarsi per sparire.

VI

L'aspirapolvere

Sí, sí, anche noi, anche noi,
nel nostro piccolo,
andiamo orgogliosi
delle nostre prestazioni!
Anche noi,anche noi come uno
di quegli irreprensibili,
costosi congegni domestici,
anche noi, anche noi, nel nostro piccolo,
aspiriamo alla polvere!

VII

Il nostro mormorio benedicente di accattoni
nasce già ingravidato
dalla sua furibonda confutazione,
anacrusi di rabbia,
soffocato anatema che trabocca,
appena tarda l' elemosina,
o non arriva.

VIII

Ma sí, in fondo si puó sperare,
ecco, forse anche a me ,prima o poi,
il grande amico, il sarto
prenderá la misura,
disegnerà per me la mia,
la sua migliore figura,
il grande amico, il Tempo
mi farà questo onore,
mi leggerà nel nome,
e già immagino come,
lui che gira instancabile
sotto la terra ,
mi metterà il suo segno,
col suo muso di talpa,
proprio per me, solo per me,
spingerà fuori, da sotto
un mucchietto di terra !

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